L'AZIENDA AGRICOLA
Augustali è in Sicilia tra le provincie di Trapani e Palermo al centro del golfo di Castellammare nella parte più fertile di Bosco Falconeria tra Alcamo e Partinico, territorio tanto caro a Federico II di Svevia.
I vigneti e gli uliveti di famiglia si estendono per dodici ettari e si trovano parte nel territorio collinare di Bosco Falconeria, nella zona più fertile tra Alcamo e Partinico, e parte nel comune di Monreale tra le colline dell'entroterra palermitano
I VIGNETI DI BOSCO FALCONERIA
Ci troviamo nel dolce paesaggio collinare che scende verso il mare, una volta chiamato il “giardino” perché terra fertile e suggestiva. Qui si vantano condizioni pedo-climatiche particolarmente favorevoli alla coltivazione della vigna: terreni sabbiosi e mediamente calcarei che ci permettono di realizzare vini che si ricordano per la loro freschezza e sapidità.
AGRO DI MONREALE
Nella parte nord-occidentale dell’isola, le colline di Monreale vantano un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole alla coltivazione della vite. Da tre generazioni ci dedichiamo alla viticoltura di qualità resa possibile grazie a fertili terreni di medio impasto tendenti all’argilloso e clima Mediterraneo
L' ENOLOGO BAMBINA
“Giovane e vulcanico wine-maker” (F. Carrera, Giornale di Sicilia)
“Vincenzo Bambina giovane artefice del mito siciliano” (Bruno Donati, Corriere Vinicolo,
“L’enfant prodige dell’enologia siciliana” (Alma Torretta, Repubblica)
“Se n’era accorto nel ’98 il talentuoso enologo Bambina, discepolo del celebre creatore di rossi Giacomo Tachis” (Mauro Remondino, Corriere della sera, )
Nel gennaio del 2012 l’enologo Bambina, convinto delle grandi potenzialità del terreno, pianta 28 filari di Vermentino e lo sceglie come unico vitigno per realizzare il primo vino a Bosco Falconeria: IL CONTRASTO DEL BIANCO. Da lì a poco arriva il primo grande successo: il vino supera la rigida selezione tra 3.000 vini ed entra a far parte della TOP 100 ITALIAN WINES. Anche il celebre giornalista americano James Suckling confermava la scelta pionieristica dell’enologo: produrre in Sicilia il miglior vermentino possibile